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27 GENNAIO, LA GIORNATA DELLA MEMORIA RIPARTE DALLA SCUOLA

27 gennaio 2021

27 GENNAIO, LA GIORNATA DELLA MEMORIA RIPARTE DALLA SCUOLA

"La violenza razzista è ormai un fiume senza argini, prodotto di una pazzia collettiva sapientemente alimentata dai seminatori di odio. I giovani devono conoscere quello che è realmente accaduto: è l'unico modo per porre un argine alla violenza presente e futura"
(Liliana Segre)

Oggi ricordiamo una giornata triste con queste parole che chiudono la copertina di un libro di cruda testimonianza della sopravvivenza di una, allora bambina al campo di sterminio di Auschwitz, Liliana Segre.

Mi chiedevo per questa giornata di enorme sofferenza che messaggio dare, specialmente noi che abbiamo avuto la fortuna di non vivere in quel tragico periodo storico.
La memoria ha un senso, forse, solo se accompagnata dalla conoscenza, il ricordo di quello che siamo stati capaci di fare, da essere umani ad altri esseri umani, ha un senso solo se continuamente ricordato e raccontato ai nostri figli e ai nostri nipoti. Raccontato da noi che abbiamo conosciuto alcuni dei sopravvissuti all’Olocausto.

Con l'assessorato alla cultura Ana Laborda abbiamo pensato quindi di partire dalla Scuola, quale luogo deputato del sapere e dell'apprendimento per lasciare un piccolo messaggio. La situazione del Covid19 ci ha fatto perdere molto dal punto di vista sociale nel rapportarci con gli studenti, senza più la possibilità di entrare nelle scuole per dialogare direttamente con loro, ma abbiamo lo stesso, con la importante e necessaria collaborazione dei docenti,
voluto dare comunque un segno del rispetto di questi valori che contraddistinguono anche l'amministrazione comunale.

Si è pensato quindi con la piccola mostra dedicata alla bimba polacca HELGA WEISSOVA, dal titolo "Disegna ciò che vedi", nella scuola primaria, di esporre alcuni suoi disegni, realizzati durante la deportazione insieme alla famiglia nel ghetto di Terezìn. “Disegna ciò che vedi" furono le parole dettele dal padre quando la bimba gli portò un disegno di un pupazzo di neve. Parole che la spinsero a rappresentare quel mondo , all’interno del campo di concentramento, attraverso gli occhi di una giovane, nel passaggio dalla spensieratezza infantile alla durissima realtà quotidiana che si era ritrovata suo malgrado a vivere. Rappresentazioni con i colori di una speranza futura anche nel descrivere una realtà così drammatica.

L'Amministrazione Comunale ha anche pensato di arricchire la Biblioteca della scuola primaria con alcuni libri di Liliana Segre e Primo Levi, segno che la cultura è un importante passo per conoscere e scegliere da che parte stare è per far comprendere dove la cultura razzista ha portato.

Per i ragazzi della scuola secondaria invece é stato prodotto, con la collaborazione della biblioteca comunale, un video che verrà trasmesso nelle classi suggerendo alcuni libri sulla shoah, riportante anche la testimonianza della senatrice Liliana Segre e la mostra nella scuola primaria dei disegni della bimba polacca deportata Helga Weissova.

Un pensiero finale va ai testimoni del periodo, i quali ci hanno lasciato una grande responsabilità anche attraverso l'istituzione della "giornata della memoria", fatta non di retorica, ma di azioni tra le quali valorizzare le testimonianze di chi ha vissuto la storia di quegli anni, cos'è stata la dittatura nazifascista ed il tributo di sangue versato oltre a comprendere quanto siamo fortunati ad essere liberi.
#pernondimenticare

Il Sindaco
Nadia Verduci

In allegato al seguente link l'esposizione dei disegni di Helga Weissova dal titolo "Disegna ciò che vedi"
https://youtu.be/jJ_UtGiuJn8


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